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Mesék újratöltve

Sajnos már elég régen esett szó a gyerekekről, így újra szeretnénk ajánlani valamit nekik is.

Talán a gyakorló, kétnyelvűvé nevelő anyukák és apukák előtt már nem ismeretlen a ‘fatafavola’ elnevezésű blog. Természetesen egy lelkes olasz anyuka munkája, aki megpróbál minél több gyönyörű, olasz nyelvű mesét közölni, amelyek közül ma egyet mi is átemelünk.
A számtalan történet mindegyike tökéletes alkalom arra, hogy idegen nyelven szóljunk a gyerekekhez, és hogy legalább a mesék ideje alatt hallják ezt a csodálatos nyelvet. Így a legkönnyebb és legélvezetesebb a számukra olaszul tanulni – ami nyilván nem is igazi tanulás, sokkal inkább egy mókás szórakozás, ami majd az életük későbbi szakaszában fog kamatostul kifizetődni egy stabil nyelvismeret formájában.
Ahogy eddig, most sem vagyunk restek arra biztatni a szülőket, hogy legalább egy idegen nyelv megismertetését kezdjék el egész pici korban. Ehhez soha nincs igazán korán – inkább arra ügyeljünk, hogy ne hagyjuk a dolgot az általános iskolákra. Mindannyian pontosan tudjuk, hogy a leghatékonyabb megoldás nem onnan érkezik majd – ez bizony a mi feladatunk.
Fogjuk is fülön akkor a legkisebbeket és meséljük el nekik Guglielmina kalandjait!

C’era una volta una mucca di nome Guglielmina che viveva in una fattoria in un paese molto lontano da qui.

La mucca Guglielmina era amata da tutti gli animali della fattoria, perché era buona e molto disponibile.

L’oca Martina la adorava, perché quando si stancava di covare le uova, la muccaGuglielmina si metteva l’uovo nel ciuffo della coda e lo covava finchè on tornava.

Il cavallo Vincenzo la adorava, perché, quando il  padrone lo metteva in punizione, calandogli il fieno, perché non aveva fatto bene il suo lavoro, Guglielmina, gli passava sempre un po’ del suo, in modo che Vincenzo potesse sfamarsi.

Per la pecorella Ottavia, Guglielmina era stata come una mamma, perché quando la mamma di Ottavia era stata portata via, Guglielmina si era sostituita a lei.

Un giorno si diffuse la terribile notizia che Guglielmina, non facendo più abbastanza latte, sarebbe stata venduta.

I suoi amici erano indignati e ne parlarono una sera tutti insieme:

-Iiiiiiiiio, non sono d’accordo Guglielmiiiiiiiiina deve rimanere quiiii! – Disse il cavallo Vincenzo.

-Qua, qua, qua, deve restare qua! – Diceva l’oca Martina facendo segno di sì con la testa, per sottolineare quello che affermava.

-Beeee, bee, Guglieeeeeemiina, deeeeeveee reestaare! – Anche Ottavia era d’accordo, non voleva perdere di nuovo la sua mamma.

Parlarono tutta la notte e alla fine ebbero un’ idea: il fattore confinante con la loro casa, aveva una grande quantità di latte, depositato nel magazzino vicino alla stalla, bastava rubarne un litro, tutte le notti, versarlo nella mungitrice, quando l’attaccavano a Guglielmina così da aumentare la produzione di latte.

Così fecero, per parecchie notti, il cavallo rubava il latte, la pecora  e l’oca lo versavano nella mungitrice, così Guglielmina faceva un litro di latte in più tutti i gironi.

Il fattore rimaneva sorpreso per l’aumento del latte, ma non parlò più di vendere Guglielmina.

Ma un brutto giorno, arrivò il fattore vicino dicendo che da un po’ di tempo, tutte le sere spariva il latte dal magazzino vicino alla sua stalla.

Il fattore fece finta di nulla, ma capì quello che stava succedendo.

Andò nella stalla e parlò ai suoi animali.

-Sentite, so che per voi Guglielmina è importante, per te Martina è come una mamma –

Ottavia rispose:

-Be be beeeeeee siiiiiiiiiiiii!

So che aiuta Martina nella cova:

-Qua qua deve rimanere qua-

rispose prontamente Martina.

-E so che divide il suo pasto con Vincenzo, quando è in punizione-

Vincenzo rispose

-Iiiiiiiio non vogliiiiio che vada viiiiiiia!

Il fattore guardò i suoi animali, a cui voleva un gran bene e disse:

-D’accordo, Guglielmina rimarrà con noi, però bisogna restituire al fattore il suo latte, e sapete come faremo?-

I quattro animali lo fissarono, scuotendo il capo:

-Andrete ad aiutare il fattore vicino, per ripagare il latte sottratto:

Martina coverà le uova per loro. Guglielmina farà il latte per loro. Vincenzo spingerà il loro aratro. Ottavia darà la sua lana.

E così fu, tutti gli animali collaborarono per saldare il debito, felici di essere ancora tutti insieme.